Editoriali

Un paio di letture aiutano a capire: la CPI contro “Almasri” ed un rapporto sulla detenzione di migranti tra Tunisia e Libia di David Mancini

Questi mesi a cavallo tra il vecchio ed il nuovo anno sono periodi convulsi, durante i quali notizie ed eventi tumultuosamente si rincorrono, mettendo in seria difficoltà la capacità di orientamento non soltanto dei comuni cittadini, ma anche degli stessi operatori della giustizia. Ciò si verifica in tanti contesti. Le lacerazioni istituzionali non sono soltanto nazionali, ma travalicano i confini e coinvolgono istituzioni giudiziarie e politiche in polemiche ed accuse “transnazionali”, con riferimento a fenomeni che, comunque, riguardano temi di primaria importanza, come i diritti umani di moltitudini di persone migranti ed estremamente vulnerabili, come il rispetto della legalità.

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Oltre il diritto

Il mito, il sogno, il dolore “Maria” di Pablo Larrain, di Rossella Catena

Ho visto “Maria” di Pablo Larrain per puro caso: una mia amica, appassionata di cinema, che aveva già visto il film, me ne aveva parlato malissimo e, poiché in genere mi trovo d’accordo con lei, il suo giudizio mi aveva condizionata negativamente.

Dopo aver visto il film mi sono chiesta che cosa abbia visto io nel film, o, piuttosto, cosa non ci abbia visto lei, o quali aspetti, per lei negativi, siano apparsi a me, tutto sommato, irrilevanti.
Lei ha trovato incongruo, ad esempio, l’aver inserito, nella narrazione del film, l’aria della Tosca “E lucean le stelle”, dato che è un’aria da tenore. Il che è vero; tuttavia, credo che i versi dell’aria, cantati dal personaggio di Mario Cavaradossi nell’opera di Puccini

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