Quarantuno anni fa, il 29 luglio 1983, “Cosa Nostra” uccideva Rocco Chinnici, con un attentato che rappresenta una delle più gravi manifestazioni della strategia del “terrorismo mafioso”, che verrà poi portata ad ulteriori, drammatiche conseguenze con le stragi di Capaci e di Via D’Amelio del 1992, e con gli attentati di Firenze, Roma e Milano del 1993.

E’ stato giustamente detto che nella storia della giustizia italiana c’è un “prima” e c’è un “dopo”. La linea di confine è segnata dal 1980. All’inizio di quell’anno, il 28 gennaio, Rocco Chinnici viene nominato capo dell’ufficio istruzione del tribunale di Palermo. Pochi mesi dopo, affida al giudice istruttore Giovanni Falcone il “processo Spatola”, scaturito da tre filoni investigativi riguardanti rispettivamente il traffico internazionale di stupefacenti, il reinvestimento dei suoi profitti e il simulato sequestro del finanziere Michele Sindona.

Da quel momento, si avvia un nuovo metodo di lavoro, imperniato sulle indagini finanziarie e sulla cooperazione giudiziaria internazionale, che farà compiere un salto di qualità nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata, nei suoi inquietanti rapporti di cointeressenza con il mondo economico e politico.

Con Rocco Chinnici, viene prefigurato quel modello del “pool antimafia”, che verrà poi sviluppato da Antonino Caponnetto e che sarà alla base della costruzione di tutte le più moderne strutture giudiziarie istituite in Italia e in Europa, dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo a Eurojust, fino alla Procura Europea.

E, soprattutto, con lui si apre una nuova visione della giustizia per le giovani generazioni. Paolo Borsellino, nel ricordare gli innumerevoli incontri di Rocco Chinnici nelle scuole cittadine, diceva: “questa lezione ai giovani è quella che ha dato più frutti. Il suo risultato è sicuramente il più stabile punto di non-ritorno dell’azione antimafia”.

Oggi, vogliamo ricordarlo con un suo scritto che è un profondo affresco storico, inserito negli atti dell’incontro di studio organizzato dal Consiglio Superiore della Magistratura a Castel Gandolfo dal 25 giugno al 1° luglio 1978 dal titolo: “Lotta alla criminalità organizzata e politica”.

LA MAFIA: ASPETTI STORICI E SOCIOLOGICI E SUA EVOLUZIONE COME FENOMENO CRIMINOSO di Rocco Chinnici

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